PREVENZIONE - POST STUDIO DOTT FRANZINI - Studio Dentistico Franzini Diego

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3) QUANDO SI DEVE EFFETTUARE LA PRIMA VISITA DAL DENTISTA?

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A quale età deve essere affettuata la prima visita dal dentista?

Questa semplice domanda prevede una risposta non ben definita. Sicuramente è consigliabile effettuare una visita dal dentista prima della comparsa nel cavo orale dei denti permanenti. L'età in cui compaiono i primi molari permanenti può variare dai 5 ai 7 anni. Spesso i bambini che presentano precocemente i primi denti decidui, svilupperanno precocemente anche i permanenti e conseguentemente dovranno essere portati prima dal dentista.
In bambini collaboranti, la prima visita dal dentista può essere effettuata già dai 3-4 anni. Infatti l'unico limite per effettuare questo controllo è la disponibilità del bambino ad aprire la bocca davanti a un estraneo e consentire a quest'ultimo di effettuare una visita.
L'approcio che il medico avrà con il piccolo paziente è fondamentale e spesso potrebbe influenzare per il resto della vita i rapporti che il futuro adulto avrà con il dentista.
Le carie degli elementi dentari decidui, che a volte vengono sottovalutate perchè "tanto è un dente che verrà cambiato", oltre a essere possibile causa di dolore, possono portare alla perdita dell' elemento. Questa evenienza determinerà uno spostamento dei denti rimanenti che mesializzandosi (portandosi in avanti) sottrarranno spazio ai futuri elementi permanenti, con conseguente errata eruzione di questi ultimi ed quindi necessità di trattamenti ortodontici.
Inoltre poichè i primi molari permanenti erompono dietro ai denti decidui, senza permuta di alcun elemento, possono venire scambiati per un dente deciduo e non essere trattati in tempo.
Quindi è consigliabile, già dai primi anni di vita, effettuare visite semestrali dal dentista. Spetterà poi a quest'ultimo instaurare con il bambino un rapporto di fiducia-amicizia che dovrà protrarsi negli anni.





2) PERCHE' I DENTI SI CARIANO

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Perché i denti si cariano?
Si fa presto a dire che i denti si cariano perché non vengono lavati. In realtà la carie è una patologia ad eziologia batterica, ma nello sviluppo della quale numerosi fattori agiscono da concausa.
Cioè perché si sviluppi una lesione cariosa è necessaria la presenza di batteri (se i batteri non sono presenti la carie non si forma), ma alcune condizioni ne favoriscono lo sviluppo.
1) Tra le principali concause favorenti lo sviluppo di una lesione cariosa la dieta è una delle più importanti.
Per dieta, in senso cariogeno, non si intende quale tipo di cibo viene ingerito o in quale quantità, ma la frequenza di assunzione del cibo.
Certamente esistono cibi che favoriscono lo sviluppo della flora batterica del cavo orale più di altri. Gli zuccheri, soprattutto quelli semplici, rappresentano una fonte energetica subito disponibile, però i batteri sono in grado di trasformare in zucchero qualsiasi sostanza venga ingerita, semplicemente hanno necessità di un po' di tempo in più per trasformarla, ma alla fine riescono nel loro intento.
Quando lo zucchero è disponibile viene metabolizzato e come prodotto di scarto si ottengono sostanze acide, che abbassano il pH della bocca.

Il pH è una unità di misura di acidità. Quando la bocca si trova in ambiente acido, dai denti avviene una dissoluzione di ioni calcio e fosforo nella saliva.
La struttura del dente, in parole povere, è data da una impalcatura proteica, che forma la trama di sostegno, sulla quale sono depositate molecole di idrossiapatite (molecola formata da calcio e fluoro).

Quando il dente si trova in ambiente acido si verifica la dissoluzione delle molecole di idrossiapatite con conseguente esposizione della matrice proteica che viene distrutta.

Se il pH del cavo orale ritorna a valori normali (grazie alla saliva) si può assiste al processo inverso, che è il deposito di sali di calcio e fluoro sul dente. Tanto più frequenti sono le assunzioni di cibo, indipendentemente dalla quantità e dalla qualità, tanto maggiore sarà il tempo di permanenza del pH a valori bassi, e quindi maggiore la demineralizzazione e più probabile la comparsa di carie conseguente a distruzione della matrice proteica da parte dei batteri.


2) L'assunzione di fluoro, a livello topico, ha dimostrato essere un valido strumento per aumentare la resistenza dei denti nei confronti della carie.

3) Una ridotta salivazione, quale conseguenza di malattie autoimmuni o di forte tabagismo, è una altra concausa della comparsa di carie. La saliva infatti, oltre a tamponare l'acidità della bocca svolge una funzione dilavante delle superfici dentali riducendo i depositi di placca. Per questo motivo si consigliano le gomme da masticare, perché aumentano la salivazione. Tali gomme NON SOSTITUISCONO LO SPAZZOLINO,
4) La predisposizione ereditaria a sviluppare carie è un altro fattore da valutare nella spiegazione della formazione di carie. Come in tutte le patologie ad eziologia \tbatterica esistono delle \tpersone predisposte allo sviluppo di carie ed altre che sono resistenti. La distribuzione della malattia cariosa nella popolazione segue il grafico della distribuzione a campana (o distribuzione di tipo Gaussiano),

dove agli estremi esistono le persone che o sono fortemente resistenti alla comparsa di carie, oppure sono fortemente predisposte.
IMPORTANTE quella che si eredita è la predisposizione allo sviluppo della carie. NON SI EREDITA LA CARIE. Nelle persone predisposte il livello di igiene orale dovràessere superiore alla media.
5) Infine il livello di igiene orale della persona è importante nello sviluppo della lesione cariosa. È importante quante volte si lavano denti, ma soprattutto COME SI LAVANO. È \tdimostrato infatti che se la tecnica di spazzola mento è corretta e si utilizzano strumenti per l'igiene interdentale, per mantenere il controllo della placca è sufficiente spazzolare i denti una volta ogni 48 ore.
6) L'utilizzo dei colluttori nel prevenire lo sviluppo della lesione cariosa non sembra essere fondamentale.



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